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Società Benefit: cosa sono, requisiti, normativa e obblighi

Le Società Benefit sono aziende che, oltre al normale obiettivo del profitto, perseguono obiettivi sociali e ambientali. Rappresentano lo strumento legale (solo) italiano creato dal legislatore per attuare questa missione. La normativa di riferimento in Italia è ancora molto giovane, ma ben chiara per quanto concerne requisiti e obblighi da rispettare per costituire una Società Benefit o trasformare la propria attività in Benefit.

Società Benefit: cosa sono?

Partiamo da qui: cos’è una Società Benefit? Cosa si intende con Società Benefit?

Con Società Benefit si intende una società tradizionale in cui, però, manager e azionisti hanno obblighi specifici, che li impegnano a garantire standard più elevati in termini di scopo, responsabilità e trasparenza. Più nello specifico, le Società Benefit sono società che si impegnano a creare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, generare valore sostenibile nel lungo periodo, comunicare i risultati raggiunti in modo trasparente.

Come nascono le Società Benefit in Italia

Le Società Benefit nascono in Italia su ispirazione delle B-Corporation degli Stati Uniti, introdotte nel 2006 da B-Lab, una società senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di aiutare le imprese a bilanciare il profitto con il bene comune.

L’anno in cui nascono le Società Benefit in Italia è il 2015, quando il Senatore Mauro Del Barba appone la sua firma sul Disegno di Legge sulle Società Benefit, approvato in via definitiva con la Legge di Stabilità 2016 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2016.

Società Benefit: normativa di riferimento

Il riferimento giuridico delle Società Benefit in Italia è la normativa 28 dicembre 2015, n. 208, commi 376-383 e allegati 4 – 5 (Legge di Stabilità 2016), entrata in vigore l’1 gennaio 2016 e volta a disciplinare e promuovere l’attività dell’azienda che produce profitto e si propone di creare valore condiviso nel lungo termine.

Requisiti per essere Società Benefit

Ma quanti e quali sono i requisiti per diventare Società Benefit?

I requisiti per diventare Società Benefit sono 4 e sono i seguenti:

  1. esercitare un’attività economica con qualsiasi codice Ateco;
  2. avere uno scopo di beneficio comune;
  3. bilanciare la creazione di valore per i soci con la creazione di valore per la comunità e il territorio;
  4. operare in modo trasparente, responsabile e sostenibile.

In sintesi, per diventare Società Benefit è obbligatorio impegnarsi a produrre effetti positivi o ridurre gli effetti negativi nelle categorie ambiente, governo d’impresa, lavoratori e altri portatori di interesse, riducendo l’uso di materie prime, risorse ed energia; adottando politiche e pratiche trasparenti; migliorando le condizioni di lavoro dei dipendenti; rafforzando le relazioni con fornitori, comunità e territorio in cui l’azienda opera.

Quali società possono essere Benefit?

Secondo la normativa sulle Società Benefit, tutti i tipi di società previsti dal Codice Civile che perseguono uno scopo di lucro possono diventare Società Benefit.

Nello specifico, la possibilità di diventare ed essere Società Benefit è garantita alle tipologie di società di seguito elencate:

  • Società semplice (Ss);
  • Società in Nome Collettivo (SNC);
  • Società in Accomandita Semplice (SAS);
  • Società per Azioni (SpA);
  • Società a Responsabilità Limitata (SRL);
  • Società in Accomandita per Azioni (SApA);
  • Società consortile;
  • Società cooperativa.

Possono essere Società Benefit anche le Startup Innovative e le Startup Innovative a Vocazione Sociale (SIAVS); le Società tra Professionisti (StP) vanno valutate di volta in volta; le Imprese Sociali e le Cooperative Sociali restano escluse da questa possibilità.

Società Benefit: vantaggi di acquisire lo statuto

Ma perché la Società Benefit è la scelta giusta per un’azienda? Perché diventare Società Benefit garantisce almeno 8 vantaggi. Quali?

1. Possibilità di ottenere agevolazioni e vantaggi fiscali

Il MiSE, in alcuni periodi, concede l’opportunità di usufruire di un credito d’imposta del 50% per sostenere alcuni tipi di spese, mentre l’associazione Next Eu presidiata dal Dott. Marco Sponziello, in collaborazione con Unisalento e altri enti di spicco, è riuscita a portare in Consiglio Regionale e far approvare la proposta di istituire un Albo Società Benefit in Puglia, che garantirà incentivi, premialità e vantaggi alle Società Benefit della Regione.

2. Possibilità di ridefinire le responsabilità degli amministratori

Un vantaggio di diventare Società Benefit consiste anche nel fatto che l’organo di amministrazione è tutelato dalla legge nell’attività di bilancio degli interessi finanziari e non finanziari quando si prendono delle decisioni, anche in relazione a una possibile vendita o alla quotazione in borsa della società.

3. Possibilità di attrarre un numero più ampio di azionisti e investitori

L’impegno legalmente costituito di produrre effetti positivi nei confronti dell’ambiente e delle persone genera un aumento della fiducia da parte degli investitori, che saranno più propensi a investire nell’attività.

4. Possibilità di potenziare la reputazione del brand

Lavorare per il bene comune oltre che per il profitto garantisce alle aziende un migliore impatto in termini di reputazione, motivo per cui sarà più facile acquisire nuovi clienti.

5. Possibilità di diventare punto di riferimento nel proprio settore

L’obiettivo di produrre effetti positivi su ambiente e società porta le imprese tradizionali a riconoscere le imprese benefit come modello di una nuova economia responsabile e sostenibile, dunque come modello da emulare.

6. Possibilità di attrarre nuovi talenti

Oltre il 77% dei giovani afferma di scegliere il datore di lavoro in base ai valori aziendali, pertanto dimostrare un impegno sociale aiuta ad attrarre nuovo personale ambizioso e qualificato.

7. Possibilità di generare interesse negli acquirenti già informati

Tra i vantaggi delle Società Benefit vi è anche la possibilità di aprirsi a nuovi consumatori che già prestano attenzione ai temi della sostenibilità, del bio e della produzione a km 0.

8. Possibilità di accedere più facilmente ai fondi privati di investimento

Con la Relazione di Impatto annuale gli investitori possono “toccare con mano” lo scopo, la responsabilità e la trasparenza di un’azienda, motivo per cui le procedure di dovuta diligenza si risolveranno in tempi più contenuti.

Relazione di Impatto Società Benefit: obblighi di reportistica

Cos’è la Relazione di Impatto? La Relazione di Impatto è il report obbligatorio usato dalle Società Benefit per rendicontare l’impatto sociale e ambientale.

La Relazione di Impatto è redatta in modo corretto se contiene:

  1. descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuate dall’azienda per il raggiungimento del beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
  2. valutazione dell’impatto generato, facendo riferimento allo standard di valutazione esterno e alle aree di intervento possibili da rintracciare negli allegati della normativa 28 dicembre 2015, n. 208;
  3. descrizione degli obiettivi che l’azienda intende raggiungere nell’esercizio successivo.

Chi redige la Relazione di Impatto? Il Responsabile di Impatto Società Benefit

In Italia è obbligatorio per legge nominare un Responsabile di Impatto che si occupi di redigere la Relazione di Impatto delle Società Benefit. Ciò perché valutare l’impatto sociale e ambientale e rendicontare i risultati raggiunti dall’azienda è un’attività complessa che richiede competenze economico-aziendali, giuridiche e tecniche.

Società Benefit: Nomina Responsabile dell’Impatto

Dunque, con la legge 208/2015 l’organo amministrativo delle Società Benefit è obbligato alla nomina di un Responsabile dell’Impatto per dimostrare che la società persegue lo scopo dichiarato di beneficio comune.

La figura chiave del Responsabile di Impatto può essere identificata all’interno del Consiglio oppure in un soggetto esterno. Per saperne di più ti basterà contattare ESG ITALIA e chiedere la Consulenza di uno dei nostri Professionisti della Sostenibilità.