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Consulente Ambientale: cosa fa e perché la tua azienda ne ha bisogno

Il consulente ambientale è un professionista esperto nell’individuare modi più sostenibili di fare impresa, impegnati nella salvaguardia e nel ripristino della qualità dell’ambiente. Gli aspetti su cui si focalizza sono tanti e diversi, ma tutti convogliano sullo stesso binario: aiutare le aziende ad attuare pratiche di sviluppo sostenibile e di economia circolare.

Consulente ambientale: cosa fa?

Quindi, chi è e cosa fa un consulente ambientale?

Per definizione:

“Il consulente ambientale è quella figura che si occupa di rintracciare modi diretti per produrre beni e servizi green o ridurre l’impatto ambientale dei cicli produttivi“.

In sostanza, il consulente ambientale mette a disposizione le proprie competenze per aiutare le aziende – in modo concreto e strategico – ad allinearsi al quadro normativo ambientale che va nel tempo definendosi e affinandosi.

Il consulente ambientale può prestare supporto professionale negli ambiti dell’efficientamento energetico, del consumo di materie prime, della gestione dei rifiuti, della valutazione dei rischi per la sicurezza ambientale, della contabilità verde e dell’economia circolare.

Nello specifico, tra i ruoli che può rivestire il consulente ambientale per aziende abbiamo:

  1. consulente ambientale energetico;
  2. consulente ambientale per gestione rifiuti e smaltimento rifiuti;
  3. consulente ISO 14001;
  4. consulente di impatto ambientale;
  5. consulente per la sicurezza ambientale;
  6. consulente legale ambientale;
  7. consulente per etichettatura ambientale;
  8. consulente finanziario per imprese.

Eccoli nel dettaglio.

1. Consulente ambientale energetico

Il consulente ambientale energetico supporta le aziende nella corretta gestione dei consumi energetici e nella definizione e installazione di impianti di energia rinnovabile. Ha una specifica formazione e uno specifico titolo che gli consentono di condurre analisi dettagliate e rilasciare Titoli di Efficienza (TEE), riprova della progettazione e dell’applicazione di pratiche di efficientamento energetico.

2. Consulente ambientale per gestione rifiuti e smaltimento rifiuti

Professionista che si occupa di analizzare, monitorare, definire e ottimizzare procedure e metodi di gestione del processo di produzione e smaltimento dei rifiuti, anche dal punto di vista della corretta redazione della documentazione, il consulente ambientale per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti è una figura funzionale in ogni contesto: nelle aziende che effettuano bonifiche, demolizioni e scavi; nelle aziende che trasportano rifiuti o effettuano rimozioni di amianto; nelle aziende che gestiscono impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; nelle industrie, nelle attività artigianali, di commercio e agricoltura che producono rifiuti.

3. Consulente ISO 14001

L’UNI EN ISO 14001 è la Normativa internazionale che definisce requisiti e linee guida per individuare le aree e i processi aziendali in cui è possibile attuare un miglioramento della gestione ambientale. La certificazione può essere rilasciata da un Consulente ISO 14001 solo se abilitato per il Sistema di Gestione Ambientale (SGA).

I consulenti ambientali ISO 14001, in alcuni casi, possono offrire consulenza anche per l’acquisizione di ulteriori importanti certificazioni, come quella FSC, EMAS ed ECOLABEL.

4. Consulente di impatto ambientale

Il consulente di impatto ambientale è un professionista che può offrire servizi di redazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA); redazione e invio delle richieste di iscrizione, rinnovo e modifica dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA); predisposizione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e della Valutazione Ambientale Strategica (VAS); Studio di Impatto Ambientale (SIA); elaborazione del Rapporto Ambientale (RA); calcolo del consumo di risorse ed emissioni prodotte durante il ciclo di vita del prodotto o servizio.

5. Consulente per la sicurezza ambientale

Impegnato nella ricerca dei punti deboli dell’azienda e dei rischi a cui questa si espone dal punto di vista ambientale e della sicurezza sul lavoro, il consulente per la sicurezza ambientale è formato per rivestire i ruoli di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP); Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP); Health, Safety & Environment (HSE). A lui spetta anche la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), obbligatorio per tutti i titolari d’azienda.

6. Consulente legale ambientale

Nuovo tra i green job, il consulente legale ambientale è il professionista che aiuta le aziende a orientarsi nel complesso e dinamico quadro normativo che riguarda la sostenibilità ambientale.

7. Consulente per etichettatura ambientale

L’entrata in vigore del D.lgs. 116/2020 ha reso obbligatorio per produttori e distributori apporre un’etichetta su tutti i tipi di imballaggi, che ne renda visibili caratteristiche ambientali e di smaltimento. In tal contesto, il compito del consulente per l’etichettatura ambientale è quello di indirizzare le aziende verso il rispetto della Normativa europea, occupandosi dell’audit interno di conformità, della presentazione dei risultati emersi, dell’applicazione delle azioni correttive e preventive, del riesame e del riadeguamento, se necessario.

8. Consulente finanziario per imprese

Il consulente finanziario per le imprese è quella figura che si occupa di individuare i migliori incentivi fiscali per rendere economicamente sostenibile la transizione aziendale da un modello produttivo lineare e capitalista a un modello produttivo circolare e rispettoso dell’ambiente. Suo compito è anche quello di analizzare i requisiti per ottenere questi incentivi, predisporre la documentazione, inoltrare e gestire l’avanzamento della richiesta dei fondi.

7 motivi per richiedere una consulenza per la sostenibilità ambientale

Dunque, per le aziende, richiedere una consulenza per la sostenibilità ambientale risulta vantaggioso per almeno 7 ragioni fondamentali:

  1. miglioramento delle performance aziendali in materia ambientale;
  2. miglioramento delle relazioni con le istituzioni locali e nazionali;
  3. educazione e coinvolgimento dei lavoratori sulle tematiche ambientali;
  4. miglioramento dell’immagine aziendale;
  5. più facile accesso al credito e agli incentivi;
  6. maggiore attrattiva da parte degli investitori;
  7. maggiore attrattiva da parte degli acquirenti.

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