ESG Italia, Società Benefit per l’inclusione
La partecipazione di ESG Italia, Società Benefit impegnata a trasformare i principi ESG in pratiche concrete, conferma quanto l’inclusione sociale sia parte integrante della mission aziendale. Tra gli obiettivi di beneficio comune della società rientrano infatti iniziative volte a rafforzare la coesione comunitaria e a promuovere e partecipare ad attività che incentivino la nascita delle Società Benefit. La presenza al convegno di Ferrara su Autismo e Lavoro: il valore dell’inclusione testimonia la volontà di promuovere un modello d’impresa che unisca competitività e responsabilità, mostrando come l’inserimento lavorativo delle persone con autismo possa diventare un vero motore di innovazione e crescita.


L’economia civile come leva per la sostenibilità
La riflessione del convegno ha acceso i riflettori su un tema importante: ripensare il modello economico in chiave civile e sostenibile.
Il Professor Marco Sponziello, docente dell’Università del Salento e co-founder di ESG Italia srl Società Benefit e presidente dell’Associazione Next Eu, ha evidenziato come le imprese benefit possano coniugare crescita, responsabilità sociale e bene comune. L’esperienza della pandemia ha dimostrato che un sistema centrato solo sul profitto non è più sufficiente. Da qui la necessità di un paradigma che integri finalità economiche e impatto sociale, in linea con gli standard ESG e gli obiettivi dell’Agenda 2030.

L’impresa inclusiva come strategia competitiva
Le testimonianze portate da imprese italiane hanno mostrato come l’inclusione possa diventare una leva concreta di competitività. Auticon Italia, con il più alto numero di dipendenti autistici al mondo, dimostra che innovazione e qualità nascono dalla diversità. Allo stesso modo, l’esperienza di SbrisolAut rivela come un modello di impresa sociale possa trasformarsi in strategia di mercato vincente.
Questi esempi confermano che assumere persone autistiche non è filantropia, ma un investimento in capitale umano e valore aziendale.
Il convegno come laboratorio di dialogo
La giornata non si è limitata a presentazioni teoriche, ma ha costruito un percorso di conoscenza condivisa. Gli interventi di esperti sanitari e istituzionali hanno chiarito le specificità dello spettro autistico e le condizioni per un inserimento lavorativo efficace.
Il ruolo del Job Coach, presentato dal dott. Andrea Panzavolta dell’Agenzia per il Lavoro dell’Emilia Romagna, è emerso come figura chiave per accompagnare aziende e lavoratori in un cammino comune. L’esperienza del progetto De Gustibus della Fondazione Dalla Terra alla Luna ha offerto una dimostrazione concreta, culminata in un momento conviviale preparato dai ragazzi stessi.
La rete come condizione essenziale
Tutti gli interventi hanno sottolineato un punto condiviso: l’inclusione non si realizza in modo isolato. È necessario un lavoro di rete che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie, imprese e cooperative. La sinergia tra questi attori rappresenta la base per costruire percorsi autentici di inserimento lavorativo.
In questa prospettiva, il convegno ferrarese ha lanciato un messaggio chiaro: l’inclusione è sviluppo e solo attraverso un approccio integrato diventa parte strutturale delle strategie aziendali e delle politiche territoriali.
ESG e competitività sociale
Il tema della sostenibilità non riguarda solo l’ambiente. Sempre più imprese scoprono che il valore competitivo nasce anche dall’inclusione sociale. A sottolinearlo è stato il Prof. Marco Sponziello, Co-Founder di ESG Italia e Presidente dell’Associazione Next EU che al convegno di Ferrara ha mostrato come i principi ESG e le Società Benefit possano diventare potenti strumenti di trasformazione.
In particolare, la dimensione “S” – spesso meno conosciuta – si traduce nell’opportunità di rafforzare la responsabilità sociale e restituire valore al territorio. L’inserimento lavorativo di persone con autismo, spiegano i relatori, è un gesto solidale e un atto di innovazione che rende le aziende più resilienti, creative e competitive.
«Oggi abbiamo reso semplice il concetto di sostenibilità – ha sottolineato il Professor Sponziello – , comprendendo cosa significhi in pratica. L’esperienza della Pandemia ci ha consegnato una consapevolezza nuova e irreversibile: un modello economico fondato esclusivamente sul profitto non è più in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo. È emersa con chiarezza l’urgenza di un’Economia Civile, capace di coniugare crescita, Responsabilità Sociale d’Impresa e Bene Comune. In questa prospettiva, il paradigma delle società benefit, insieme a tutte le realtà che scelgono di orientarsi agli standard ESG e agli obiettivi dell’Agenda 2030, rappresenta oggi la via maestra per costruire uno sviluppo sostenibile, inclusivo e duraturo.»
A supporto della sua riflessione, il Professore ha citato il progetto BirrAUT, un’iniziativa salentina promossa dalla cooperativa sociale Autopia, impegnata a offrire opportunità concrete alle persone autistiche.
Consulenza e supporto
Se la vostra realtà desidera approfondire questi temi o avviare percorsi di trasformazione in chiave ESG e benefit, ESG Italia è a disposizione per offrire consulenza e accompagnamento strategico. L’obiettivo è aiutare le imprese a integrare inclusione e sostenibilità nei propri modelli di sviluppo, creando valore condiviso per il territorio e la comunità.
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